Regolamento d’Istituto prova

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO

I.C. NORD 1 – BRESCIA

Deliberato in data …………..

Validità del Regolamento e modifiche

Il presente regolamento ha carattere permanente e può essere modificato nel rispetto delle norme di legge con deliberazioni adottate dal Consiglio a maggioranza assoluta dei componenti in carica.

PARTE I – ORGANI COLLEGIALI

NORME GENERALI PER IL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

  1.   Convocazione – La convocazione degli OO.CC. è disposta dal presidente dell’Organo Collegiale stesso mediante comunicazione scritta, con congruo preavviso, di massima non inferiore ai 5 giorni rispetto alla data della riunione. La segreteria invia la convocazione ai componenti anche tramite e-mail. In caso di urgenza la convocazione può essere disposta con 24 h di anticipo. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno e l’ora, il luogo della riunione.
  2.  Validità delle sedute – Le sedute si aprono all’ora indicata dalla convocazione e sono valide in presenza di almeno la metà più uno dei componenti; tale numero legale deve sussistere anche al momento delle votazioni. Le riunioni si svolgono in orari non coincidenti con le lezioni. Ciascuno degli Organi Collegiali stabilisce la durata massima delle sedute. L’aggiornamento della riunione il cui o. d. g. non sia stato esaurito viene deciso a maggioranza su proposta del Presidente.
  3.  Discussione o.d.g. – Il presidente individua tra i membri dell’organo collegiale il segretario, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge. E’ compito del Presidente porre in discussione i punti all’o.d.g., gli argomenti sono tassativi. Se l’organo collegiale è favorevole all’unanimità, si possono aggiungere altri argomenti. L’ordine di trattazione può essere modificato su proposta di un componente, previa approvazione a maggioranza.
  4.  Diritto di intervento – Tutti i membri, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto ad intervenire secondo l’ordine di iscrizione, per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione. Il Presidente ha facoltà di replicare qualora sia posto in discussione il suo operato o qualora si contravvenga alle norme del presente Regolamento.
  5.  Processo verbale e votazioni – Di ogni seduta dell’organo collegiale è redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario; nella prima parte si dà conto della legalità dell’adunanza (data, ora, luogo, chi presiede, chi funge da segretario, l’avvenuta verifica del n. legale dei partecipanti, i nomi e la relativa qualifica dei presenti e assenti, giustificati o no, l’o.d.g.). Per ogni punto dell’o.d.g si indicano sinteticamente le considerazioni emerse dal dibattito, quindi l’esito della votazione. I membri hanno facoltà di produrre il testo di una dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale, al fine di precisare la propria volontà sulla materia oggetto di deliberazione. Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei voti validamente espressi; in caso di parità prevale il voto del Presidente. I verbali possono essere redatti a mano su apposito registro o prodotti con programmi informatici e rilegati per formare un unico registro, le cui pagine dovranno essere timbrate e vidimate. Nella seduta successiva il Presidente ha facoltà di proporre al Consiglio di dare per letto ed approvato il verbale: se nessun consigliere si oppone, la proposta s’intende accolta.
  6.  Surroga di membri cessati – Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell’art. 22 DPR 416 /74. Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno di norma nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale.
  7.  Decadenza e dimissioni – I membri dell’organo collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti di eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi, che spetta all’organo vagliare. I componenti eletti possono dimettersi in qualsiasi momento; le dimissioni sono fornite per iscritto o in forma orale solo d’innanzi all’organo collegiale. In prima istanza l’organo collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito; una volta preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive e irrevocabili.
  8.  I Consiglieri sono tenuti alla riservatezza in merito agli argomenti e all’esito delle votazioni nei confronti di persone e organi esterni. Qualora esprimano dei pareri, lo faranno a puro titolo personale. Le dichiarazioni collegiali o individuali a organi di stampa devono essere concordate con il Presidente dell’organo collegiale e il Dirigente Scolastico.

CONSIGLIO DI INTERCLASSE/CLASSE/INTERSEZIONE

  1.  Le elezioni del Consiglio di Interclasse/classe/Intersezione hanno luogo entro il secondo mese dell’anno scolastico, fatte salve diverse disposizioni ministeriali.
  2.  Il Consiglio di Interclasse/intersezione/classe è convocato dal Dirigente Scolastico secondo il calendario stabilito dal Collegio dei Docenti all’inizio di ogni anno scolastico, ed in via straordinaria, su richiesta scritta e motivata dalla maggioranza dei suoi membri.

 COLLEGIO DEI DOCENTI

  1.  Il Collegio dei Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il piano annuale delle riunioni stabilito
  2. viene convocato dal Dirigente scolastico secondo quanto disposto dall’art. 7 del D. L. 297/94.; l’avviso di convocazione viene inviato a ciascuno degli insegnanti tramite circolare interna
  3. Il CD può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o studio di cui possono far parte i membri stessi e altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche nonché esperti. 

CONSIGLIO D’ISTITUTO – GIUNTA ESECUTIVA

  1. La prima convocazione del Consiglio di Istituto è disposta dal Dirigente scolastico; durante tale prima seduta presieduta dal DS elegge, a scrutinio segreto, il Presidente. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al n. dei componenti; qualora in prima votazione non si raggiunga tale maggioranza, il Presidente è eletto a maggioranza relativa, tra i rappresentanti dei genitori. Il Consiglio elegge anche un Vice- Presidente con le stesse modalità. In caso di impedimento o assenza del Presidente, ne assume le funzioni il Vice o in sua assenza il consigliere più anziano.
  2. Il Consiglio è convocato dal Presidente su proposta del DS; l’odg è formulato dal Presidente su proposta del DS. I consiglieri possono avanzare proposta di argomenti da inserire nella seduta successiva.
  3. Il Consiglio può invitare singoli esperti con funzione consultiva; può inoltre costituire commissioni di lavoro sulle materie di competenza.
  4. Le sedute del Consiglio di Istituto sono pubbliche: possono assistere, compatibilmente con l’idoneità del locale e senza diritto d’intervento, gli elettori delle componenti rappresentate. Alle sedute non è ammesso il pubblico quando siano in discussione argomenti concernenti persone.
  5. Il Presidente può togliere la parola e allontanare dall’aula tutti coloro i quali, con il loro comportamento, impediscano o turbino il regolare svolgimento delle riunioni; può sospendere la seduta ovvero può ordinare la sua prosecuzione in forma non pubblica nei seguenti casi qualora si verifichino azioni di disturbo o per la delicatezza dell’argomento in discussione.
  6. Ogni Consigliere, su autorizzazione del Presidente, avrà diritto d’ intervento per ogni punto del o. d. g. e al termine della discussione sarà concessa un’ eventuale replica, sempre dopo aver avuto autorizzazione dal Presidente.              Al Presidente è riconosciuto il diritto di togliere la parola ai Consiglieri, quando questi intervengono senza previa autorizzazione.
  7. Il voto è palese quando si riferisce a questioni inerenti al funzionamento della scuola. Nel verbale di riunione non sarà necessario riportare i nomi dei Consiglieri, ma la suddivisione del voto in: FAVOREVOLI, ASTENUTI, CONTRARI. Verranno indicati i nomi dei contrari solo su loro specifica richiesta.                                                                 Il voto è segreto quando si deliberano argomenti riguardanti le persone. I Consiglieri che si assentano in occasione del voto non entreranno nel computo dei voti e daranno quindi vita ad una maggioranza diversa rispetto a quella dichiarata in apertura di seduta. In caso di parità, il voto del Presidente ha valore doppio.
  8. L’estratto delle delibere adottate dal Consiglio sottoscritte dal Presidente e dal Segretario sono affisse in apposito Albo. Il testo delle deliberazioni deve contenere:
  • l’intestazione, ovvero l’indicazione del consiglio di istituto e l’elencazione dei suoi componenti con la specificazione della presenza o assenza alla riunione;
  • il preambolo, ovvero il richiamo alle norme e a pareri o proposte di altri organi collegiali della scuola;
  • la motivazione, ovvero l’enunciazione dei motivi che hanno determinato la volontà del CdI in ordine all’oggetto della deliberazione;
  • il dispositivo, ovvero la parte precettiva del provvedimento;
  • la sottoscrizione, ovvero la firma del segretario e del presidente del CdI
  • la numerazione delle delibere.                                                                                                                                                  L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di 15 giorni dalla relativa seduta del Consiglio di Istituto.          La copia delle deliberazioni deve rimanere esposta per un periodo di 15 giorni.  Non sono soggette a pubblicazione le deliberazioni concernenti singole persone salvo i casi di legge. La copia integrale degli atti è a disposizione presso la segreteria. Chiunque abbia titolo può consultare la documentazione previa richiesta al D.S.

i. Tra i membri del Consiglio viene eletta la Giunta esecutiva di cui fanno parte di diritto il DSGA e il DS ; la Giunta è     composta da un docente, un componente ATA , due genitori. La Giunta prepara i lavori del Consiglio, formula proposte allo stesso. Alle sedute della Giunta esecutiva possono partecipare, a titolo consultivo, il presidente e il vice presidente del Consiglio di Istituto (qualora non ne facciano già parte).

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI

Presso ogni Istituto scolastico è istituito il Comitato per la Valutazione del servizio dei docenti. I membri del comitato sono eletti dal collegio dei docenti e dura in carica un anno scolastico.  Il comitato è formato, oltre che dal Dirigente Scolastico, che ne è presidente, da 2 o 4 docenti quali membri effettivi e da 1 o 2 docenti quali membri supplenti, a seconda che la scuola o l’istituto abbia sino a 50 oppure più di 50 docenti. Il comitato per la valutazione dei docenti ha il compito di  valutare l’anno di formazione del personale docente. A tal fine è convocato dal Dirigente Scolastico alla conclusione dell’anno scolastico ogni qualvolta se ne presenti la necessità. 

ASSEMBLEE DEI GENITORI

I rappresentanti dei genitori nei consigli d’interclasse, d’intersezione, di classe possono esprimere un comitato dei genitori di plesso. Qualora le assemblee si svolgano nei locali della scuola, la data e l’orario di ciascuna di esse debbono essere concordate di volta in volta con il Dirigente scolastico. L’assemblea di classe è convocata su richiesta dei genitori eletti nei consigli d’intersezione, d’interclasse e di classe. L’assemblea di plesso è convocata su richiesta del Presidente del Comitato dei genitori, ove sia stato eletto, o dalla maggioranza dei rappresentanti eletti nei consigli d’intersezione, d’interclasse e di classe. La richiesta di convocazione delle assemblee deve contenere l’ordine del giorno. Il Dirigente scolastico autorizza la convocazione e la comunica con modalità concordate con i genitori. Le decisioni dell’assemblea che eventualmente vogliono essere comunicate al D.S. debbono esser formulate per iscritto da parte del Rappresentante d’intersezione, d’interclasse, e di classe o dal presidente del Comitato genitori. All’assemblea di classe, interclasse, intersezione, di classe possono partecipare con diritto di parola il dirigente scolastico e i rispettivi docenti.

PARTE II – VITA INTERNA

CALENDARIO SCOLASTICO

Il Calendario scolastico è definito annualmente dal Consiglio d’ Istituto sulla base delle indicazioni nazionali, regionali e territoriali.

 ORARIO DIDATTICO  LEZIONI

L’orario didattico delle lezioni è stabilito annualmente dal Consiglio d’ Istituto tenuto conto della normativa, delle esigenze del POF nonché delle risorse di personale docente e A.T.A. Gli alunni iscritti al servizio mensa devono rientrare in base all’orario pomeridiano. La pausa (intervallo) è gestita in un unico momento di 10 minuti  in base all’organizzazione specifica  di ciascun plesso.

 SOSPENSIONE DELLE LEZIONI

Il Dirigente scolastico comunica alle famiglie, almeno 5 giorni prima dell’effettuazione dello sciopero o assemblee sindacali, le prevedibili modalità di funzionamento del servizio scolastico. In caso di emergenza, pericolosità delle strutture, calamità naturali, le lezioni sono sospese dal Dirigente scolastico secondo le indicazioni del Sindaco o autorità competente.

SOMMINISTRAZIONE FARMACI

La Scuola si attiene al Protocollo  sottoscritto dall’ASL  e l’U.S.T.  di Brescia in materia di somministrazione farmaci

ASSICURAZIONE

Dietro versamento di un contributo volontario da parte delle famiglie e del personale, la Scuola stipula una polizza assicurativa anche pluriennale per  infortunio  e responsabilità civile.

 CRITERI  ACCOGLIENZA  ALUNNI  ISCRITTI

 Scuole primarie e dell’infanzia

  1. Alunni residenti nel comune di Brescia
  2. Fratelli già frequentanti le scuole dell’ I.C Nord 1
  3. Genitore unico e lavoratore
  4. Precedenza in base all’età (5anni = prima iscrizione solo per scuola dell’infanzia).
  5. A parità di condizione, precedenza per alunni residenti nell’area di competenza IC Nord 1
  6. Alunni non residenti nel Comune di Brescia con parenti abitanti nelle vicinanze
  7. Alunni non residenti nel Comune di Brescia
  8. Alunno anticipatario (solo per scuola dell’infanzia)

Scuola secondaria di I grado

  1. Frequentanti le Scuole primarie dell’Istituto Comprensivo Nord1
  2. Residenti nell’area di competenza dell’IC Nord
  3. Frequenza contemporanea di fratelli/sorelle dell’istituto comprensivo Nord1
  4. Residenti nel Comune di Brescia
  5. Non residenti nel Comune di Brescia con parenti abitanti nelle vicinanze
  6. Non residenti nel Comune di Brescia

A parità di condizioni precedenza per età.

 FORMAZIONE CLASSI

        Criteri

La Commissione costituita su proposta del Collegio Docenti, sulla base delle informazioni acquisite, proporrà al Dirigente Scolastico i gruppi classe, tenendo contemporaneamente presenti i seguenti criteri:

  • Suddivisione in modo il più possibile equilibrato dei maschi e delle femmine all’interno dello stesso gruppo;
  • Formazione di gruppi eterogenei sia dal punto di vista relazionale che delle abilità conseguite al termine della scuola dell’infanzia e primaria, anche sulla base dei dati rilevabili dai documenti compilati dalla scuola del ciclo precedente;
  • L’inserimento degli alunni diversamente abili terrà conto delle indicazioni degli specialisti, degli insegnanti e della famiglia, con particolare riguardo al livello di autonomia personale e al loro mantenimento in gruppi di alunni con i quali si sia instaurata una relazione proficua;
  • L’inserimento degli alunni stranieri avviene secondo le procedure previste dal Protocollo di Accoglienza dell’Istituto.
  • Gli alunni già frequentanti la scuola secondaria di primo grado e non ammessi alla classe successiva o non licenziati manterranno la stessa sezione dell’anno precedente, fatto salvo diverso parere motivato dei consigli di classe di appartenenza.
  • Le richieste delle famiglie saranno accolte, se motivate, nei limiti delle possibilità e senza invalidare i principi e i criteri sopra citati

Formalizzazione degli elenchi

Il Dirigente Scolastico raccoglie gli elenchi con i gruppi classe proposti dalla Commissione, corredati da tutti i materiali esaminati (informazioni raccolte, schede d’iscrizione, eventuali certificazioni e ogni altro documento fatto pervenire alla scuola) e verifica la corretta applicazione dei presenti criteri. La formazione delle classi spetta in ultima istanza, o in mancanza della Commissione, al Dirigente Scolastico che provvede poi ad assegnare i docenti alle classi. L’ufficio di segreteria pubblica all’albo gli elenchi sottoscritti dal Dirigente Scolastico. Nel caso di iscrizioni tardive o pervenute in corso d’anno, il Dirigente Scolastico assegna l’alunno alla classe, tenendo conto dei criteri generali. 

ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI: CRITERI GENERALI

Tenuto conto della normativa specifica di riferimento e considerato che spetta al Dirigente l’effettiva assegnazione, il C.d.I., nell’ambito degli indirizzi  generali che gli competono per la formulazione del P.O.F., con i presenti criteri intende fornire un orientamento di massima finalizzato a garantire le condizioni per l’attuazione dell’offerta formativa nei confronti delle varie classi:

    • ove possibile, rispetto della continuità positiva; in caso di accorpamento o sdoppiamento di classi garanzia di almeno 1 insegnante in continuità con l’anno precedente
    • ove possibile garanzia di un docente a T.I. per classe
    • in caso di contrazione delle classi prime il Dirigente, sentito i docenti delle classi uscenti, assegna eventualmente gli stessi ad altri plessi tenendo conto dell’anzianità di servizio nel plesso.

PRESENZA ESPERTI O GENITORI DURANTE LE LEZIONI

Per l’attuazione di specifici progetti compresi nel POF o nei relativi piani operativi, è inoltre possibile prevedere la consulenza/partecipazione alle attività di personale estraneo all’Amministrazione scolastica; per tali attività rientranti nella programmazione educativo-didattica, lo svolgimento delle attività da parte degli esperti viene effettuata secondo le condizioni definite nei progetti. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe, a integrazione di quanto sopra, altre persone in funzione di esperti a supporto dell’attività didattica, dovranno richiedere di volta in volta l’autorizzazione del dirigente specificando la data , l’orario e il motivo; tali esperti (siano essi genitori o estranei) permarranno nei locali della scuola solo per il tempo strettamente necessario all’attività per cui sono chiamati. La presenza di genitori durante le ore di lezione è consentita, previa informazione alla Direzione, per il supporto tecnico didattico per lo svolgimento di particolari attività (interviste, relazioni…) o per coadiuvare nella conduzione di manifestazioni collettive a carattere educativo.

RAPPORTI CON ALTRI ENTI

La scuola facilita e promuove incontri con le scuole materne, con le scuole secondarie e con gli enti che sul territorio si occupano della formazione dei ragazzi; in particolare: Comitati genitori, Comune, Biblioteca, Parrocchia, Associazioni sportive e/o culturali. Alle scuole e agli enti individuati nonché ai rappresentanti eletti nel Consiglio di Interclasse/Classe è consentita la distribuzione di avvisi alle famiglie degli alunni previa presa visione da parte del D.S.

DIFFUSIONE MATERIALE INFORMATIVO

Nessun tipo di materiale informativo o pubblicitario potrà essere distribuito nelle classi o comunque nell’area dell’edificio scolastico senza la preventiva autorizzazione del Dirigente.

E’ altresì vietata la vendita o la distribuzione di qualsiasi materiale all’interno dei plessi o nei cortili annessi;  per eventuali prodotti promossi da associazioni a scopo benefico le richieste di diffusione saranno valutate di volta in volta dal Consiglio di Istituto o dai Consigli di Interclasse/intersezione se iniziative di plesso.

Sul perimetro della scuola è vietato affiggere qualsiasi volantino o comunicazione per il quale non sia stata data autorizzazione da parte del Dirigente Scolastico.

PARTE  III  – DISPOSIZIONI INTERNE PER LA SICUREZZA

 Scuole Secondarie di I grado LANA-FERMI         

importanza, anche in relazione alle norme sulla sicurezza, che tutto il personale scolastico   svolga nella maniera più scrupolosa possibile i compiti previsti dal ruolo ricoperto.

Vigilanza durante lo svolgimento dell’attività didattica

Fa parte degli obblighi di servizio imposti agli insegnanti quello di vigilare sugli allievi.

Si fa presente che la Corte dei Conti ha ritenuto  l’obbligo della vigilanza prioritario rispetto agli altri obblighi di servizio e che, conseguentemente in ipotesi di concorrenza di più obblighi derivanti dal rapporto di servizio e di una situazione di incompatibilità per l’osservanza degli stessi, non consentendo circostanze oggettive di tempo e di luogo il loro contemporaneo adempimento, il docente deve scegliere di adempiere il dovere di vigilanza.

Durante l’esercizio delle attività didattiche, il responsabile della vigilanza sugli alunni della classe è dunque il docente assegnato alla classe in quella scansione temporale. Il docente che, durante l’espletamento dell’attività didattica debba, eccezionalmente, assentarsi temporaneamente dalla classe, prima di allontanarsi deve incaricare un collaboratore scolastico di vigilare sugli alunni sino al suo ritorno.

Vigilanza dall’ingresso dell’edificio al raggiungimento dell’aula e uscita

 L’insegnante per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli allievi è tenuto ad accogliere gli alunni, negli spazi predisposti, cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e accompagnarli ordinatamente nelle classi. Al termine delle lezioni gli insegnanti accompagneranno ordinatamente le classi all’uscita.

Vigilanza durante i cambi di turno tra i docenti nelle classi

I docenti devono effettuare gli spostamenti da una classe all’altra  con la massima celerità. I docenti che entrano in servizio a partire dalla 2^ora in poi,  o che hanno avuto un’ora libera, sono tenuti a farsi trovare davanti all’aula interessata.

In caso di ritardo o di assenza dei docenti, non tempestivamente annunciati dagli stessi, gli insegnanti presenti e i collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni dandone, nel contempo, avviso al responsabile di plesso o in segreteria.

Vigilanza durante l’intervallo/pausa mensa

Al fine di regolamentare la vigilanza sugli alunni durante l’intervallo-pausa mensa, si dispone che detta vigilanza venga effettuata:

  • dal docente ordinariamente impegnato sulla classe
  • con il supporto dei collaboratori scolastici in base ai turni per la vigilanza degli alunni nell’uso dei servizi igienici

Vigilanza durante gli spostamenti dall’aula alla palestra ed ai laboratori

Gli alunni che si recano in palestra, nei laboratori o in altri ambienti per attività alternative, devono essere accompagnati all’andata e al ritorno dai docenti che fanno uso di quei locali.

Grande attenzione si porrà durante l’ attività sportiva segnalando qualunque elemento che possa comportare dei rischi.

Vigilanza sui “minori bisognosi di soccorso”

La vigilanza sui “minori bisognosi di soccorso”, nella fattispecie alunni in situazioni di handicap psichico  grave, particolarmente imprevedibili nelle loro azioni od impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno, dall’operatore addetto all’assistenza o dal docente della classe eventualmente coadiuvato, in caso di necessità, da un collaboratore scolastico.

Vigilanza durante le uscite: visite e viaggi

Le uscite devono essere approvate dagli organi collegiali e ratificate dal dirigente scolastico. Per la loro organizzazionesi fa riferimento a quanto previsto dalla normativa vigente e dal regolamento. La vigilanza sugli alunni durante lo svolgimento di uscite, visite guidate, viaggi d’istruzione, dovrà essere costantemente assicurata dai docenti accompagnatori.  I docenti accompagnatori hanno obbligo di vigilanza sugli alunni per tutta la durata dell’attività; l’obbligo di vigilanza è inteso su tutto il gruppo, anche sugli alunni appartenenti a classi non proprie.

In caso di infortunio e/o malore degli alunni

 L’insegnante in servizio se accade un malore o un infortunio ad un alunno a lui affidato:

  • Resta calmo insieme agli altri allievi
  • Evita che si crei ressa attorno all’infortunato
  • Valuta la gravità dell’accaduto e se necessario, senza indugio, fa chiamare il “118” oppure
  • Richiede con un collaboratore scolastico l’intervento dell’addetto al Primo Soccorso
  • Informa immediatamente la famiglia dell’infortunato
  • Avverte il dirigente scolastico o il suo sostituto
  • Predispone in giornata la relazione sull’accaduto  e la consegna in segreteria

Vigilanza sugli alunni in caso di sciopero

In caso di sciopero, sia il personale docente, sia i collaboratori scolastici, hanno il dovere di vigilare su tutti gli alunni presenti nella Scuola rientrando tale servizio tra le misure idonee a garantire i diritti essenziali dei minori. I docenti non saranno impegnati in “supplenze” nelle classi scoperte per sciopero, tuttavia possono essere chiamati  a vigilarle.

SCUOLE PRIMARIE E DELL’INFANZIA

Vigilanza sugli alunni da parte dei docenti

Il principio generale che ispira le condotte di tutti gli operatori scolastici è quello di garantire prioritariamente continuità all’azione di vigilanza sui minori presenti a scuola. L’adulto che ha in consegna i minori ne è responsabile ed attraverso l’azione attiva di vigilanza assicura che i bambini non ricevano o provochino danni alle persone o alle cose.

Prima dell’inizio delle lezioni

Per quanto riguarda la vigilanza sugli alunni al momento dell’entrata a scuola, i docenti della prima ora di lezione attendono le scolaresche, cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni, negli spazi riservati alle singole classi concordati all’inizio dell’anno, in modo da vigilare sulla corretta entrata dei bambini per poi accompagnarli in classe.

Nel caso in cui sia assente un insegnante, i docenti presenti con l’aiuto del collaboratore provvedono  ad organizzare la sostituzione o la distribuzione alunni secondo gli accordi di plesso.

Il rispetto del dovere prioritario di vigilanza giustifica l’eventuale ritardo nell’avvio delle attività didattiche. La prima e fondamentale preoccupazione dell’adulto resta l’assolvimento del dovere di vigilanza sui minori entrati a scuola.

Durante l’intervallo delle lezioni

Nella pausa di metà mattina, che dura 10 minuti, il personale docente vigila sul comportamento degli alunni, in maniera da evitare che si arrechi danno alle persone e alle cose. La sorveglianza di supporto agli alunni che si recano ai servizi igienici è effettuata dai collaboratori scolastici. Le scolaresche, di norma, escono dalla classe che viene aerata. Se il tempo lo consente, è opportuno trascorrere la pausa all’aperto. Durante le pause (intervallo del mattino e del dopo mensa) gli alunni devono essere sensibilizzati a non mettere in atto comportamenti pericolosi, quali arrampicarsi (su alberi, muretti, banchi, sedie), spingersi, allontanarsi dalla vista dell’insegnante.

Durante e dopo la mensa

Ogni docente, durante il  servizio in mensa, è responsabile del gruppo a lui affidato. Il docente vigila sul comportamento del suo gruppo a tavola, educa ad un atteggiamento corretto, sia dal punto di vista alimentare che di buona educazione, presta aiuto ai più piccoli, si siede e pranza con loro.

I bambini devono essere educati al rispetto del cibo.

Terminato il pasto, i docenti si impegnano ad assicurarsi che nel dopo-mensa il tipo di gioco sia compatibile con le caratteristiche e l’affollamento del luogo a disposizione e che tutti i bambini siano in luoghi controllati a vista dagli adulti responsabili.

All’uscita al termine delle lezioni

Ogni insegnante accompagna i propri alunni fino al cancello. Al fine di garantire un corretto passaggio di consegne dei minori alle famiglie, o loro delegati,  si seguano le seguenti procedure:

  • in sede di interclasse e di riunioni di classe i docenti provvedono ad impartire ai genitori dei propri alunni le opportune istruzioni affinché il passaggio di consegne dei bambini al termine delle lezioni avvenga in maniera ordinata ed in condizioni di sicurezza per i minori;
  • i genitori vengono informati della necessità di non ingombrare il luogo di uscita ;
  • l’insegnante accompagna la scolaresca al cancello e vigila sulla sua uscita;
  • fuori dal cancello la responsabilità sul minore passa ai genitori o familiari.

Uscita l’ultima scolaresca, i collaboratori scolastici chiudono il cancello.

Qualora il ritardo ingiustificato del genitore dovesse protrarsi e configurarsi come abitudine, il docente:

  • ricorda alla famiglia l’orario di termine delle attività didattiche;
  • sollecita per iscritto al genitore la puntualità al termine delle lezioni;
  • nel caso i ritardi si ripetano, l’insegnante acquisirà dichiarazione scritta del genitore circa le motivazioni ed avviserà la Direzione.

Registri di classe e di sezione.

ultima ora al termine delle lezioni lo ripone in aula docenti / armadio / cassetto cattedra (individuare la soluzione con possibilità di chiusura) a disposizione del docente della prima ora del giorno successivo. I recapiti telefonici dei genitore, compresa la reperibilità sui luoghi di lavoro, devono essere costantemente monitorati per raggiungere i genitori in caso di indisposizione, malessere, infortunio. Le telefonate alla famiglia si registrano sul registro delle telefonate del plesso o, se riservate, sul registro di classe. Nelle aule sedi di seggi elettorali non dovranno essere lasciati registri o documenti che sono da riporre in altra aula o armadi chiusi.

Presenza degli alunni a scuola

Presenza al prescuola (servizio comunale)

Sono ammessi solo gli alunni regolarmente iscritti, dei quali le persone addette alla sorveglianza devono avere i recapiti telefonici. Amministrazione comunale. Le modalità di svolgimento del prescuola sono indicate dal Comune all’atto dell’iscrizione al servizio.

Regole generali per la permanenza a scuola degli alunni:

Durante l’orario di lezione, la presenza degli alunni è obbligatoria per tutte le attività didattiche programmate. Sono ammesse, e quindi possibili, uscite anticipate da scuola per esigenze familiari, purché il minore venga prelevato dal genitore o da adulto suo delegato.

  • Ogni bambino ha il dovere di rispettare il prossimo, evitando il ricorso a ogni forma di violenza verbale e fisica; deve rispettare i beni di proprietà altrui, arredi comuni , materiale didattico e locali scolastici, evitando di sottrarre o di rovinare beni presenti nella scuola;
  • gli alunni non portano a scuola oggetti il cui uso sia di disturbo alle lezioni; in caso contrario gli insegnanti li ritireranno e li restituiranno al termine della lezione;
  •  

gli alunni non lasciano incustoditi denaro ed oggetti di valore; il personale scolastico non si assume responsabilità per le cose dimenticate, perse o lasciate incustodite dai bambini;

  • durante l’accesso e l’uscita alle rispettive aule all’inizio ed al termine delle lezioni, e durante gli spostamenti interni, gli scolari tengono un comportamento corretto ed ordinato, che non determini disturbo o danni agli altri;
  • per le attività motorie in palestra sono utilizzate le scarpe da ginnastica e la tuta;
  • le aule, al termine delle lezioni, debbono essere lasciate in ordine; le carte non vanno gettate a terra, ma negli appositi cestini;
  • gli spostamenti delle classi, dalle aule ai laboratori o alla palestra e viceversa, si svolgono in silenzio e con la vigilanza dell’insegnante;
  • durante le ore di lezione gli alunni possono uscire dall’aula per recarsi ai servizi, soltanto in casi particolari; l’accesso agli stessi deve essere consentito ad un solo bambino per volta;
  • per i corridoi si cammina (non si corre), per le scale si scende (non ci si precipita), nella scuola si parla (non si urla);
  • durante le lezioni gli alunni devono mantenere un atteggiamento corretto ed usare modi educati verso tutto il personale della scuola ed i compagni;
  • durante la ricreazione gli alunni escono dalla classe in modo ordinato, giocano coi compagni in modo corretto e senza litigare, non sporcano in terra, gettano i rifiuti negli appositi cestini, non lanciano oggetti o sassi e non si debbono sottrarre alla vista dell’insegnante.Nelle situazioni tali da richiedere un richiamo formale e l’intervento dei genitori, i docenti annotano i fatti sul diario o richiedono per iscritto un colloquio diretto. Se i comportamenti scorretti perdurano, si annotano sul registro di classe.
  •  
  • Per gli scolari che presentano persistenti irregolarità nel comportamento, si individuano le seguenti possibili iniziative:
  • ogni atteggiamento incompatibile con la vita comunitaria o pericoloso viene preliminarmente analizzato individualmente con il soggetto ed in momenti di discussione di gruppo, per inquadrare i fatti nelle regole;
  • il ripetersi di situazioni inaccettabili va studiato nelle riunioni settimanali di programmazione fra contitolari, per individuare le possibili soluzioni interne alla classe e per coinvolgere i familiari;
  • i docenti curano di convocare entrambi i genitori per un’analisi allargata del caso e per concordare comportamenti educativi;
  • nel caso di persistenza di problemi, viene coinvolto il consiglio di interclasse solo docenti. Si analizza quanto programmato e proposto a livello individualizzato, registrando le risposte soggettive. Si individuano collegialmente strategie di rinforzo e si individuano eventuali risorse presenti nella scuola. Si riformula il progetto personalizzato, da verificare collegialmente in tempi determinati;
  • quando il comportamento determini danni fisici a terzi, o una grave turbativa per l’azione didattica, i docenti formalizzano i problemi in una relazione scritta al Dirigente Scolastico, in vista della segnalazione del caso ai servizi competenti;
  • l’ordinamento della scuola elementare prevede solo rimedi educativi.Regole di comportamento durante e dopo il pranzo.La mensa è una significativa esperienza di socializzazione tra i bambini ed educa alla convivenza democratica.Imparare a mangiare significa essere consapevoli di ciò che si mangia e della necessità di una dieta varia ed equilibrata, capire perché si devono mangiare certi cibi anche se in famiglia non si consumano quasi mai.I bambini verranno invitati a mangiare di tutto, a non rifiutare nessun piatto, anche se talvolta non sarà gradito.
  • Imparare a mangiare significa porre le basi per un’efficace Educazione alla Salute.
  • E’ anche un importante momento di Educazione Alimentare.
  •  
  •  
    • Prima di andare in mensa si lavano le mani;
    • ogni classe entra nel locale mensa ordinatamente e in silenzio occupando i posti assegnati;
    • il tono della voce deve essere mantenuto il più basso possibile, non si cammina con posate o bicchieri in mano;
    • si sta seduti correttamente e ci si alza con il permesso dell’insegnante;
  • non si sciupa il cibo e non si gioca con le posate.Il momento del pranzo (Scuola materna Jean Piaget)Il momento del pranzo nella scuola materna si inserisce tra le esperienze formative di vita quotidiana che mirano all’autonomia, a potenziare abilità di autocontrollo e senso di responsabilità. E’ un momento educativo che coinvolge trasversalmente i campi di esperienze e che va valorizzato, in modo particolare sia per quanto riguarda la preparazione al momento del pranzo (norme igieniche, lavare le mani e indossare correttamente la bavaglia), sia nel momento del pasto.

 

  • Regole:
  •  
  • Per l’attività del dopo mensa valgono le stesse regole descritte per la ricreazione, con particolare riguardo alla correttezza nel gioco.
  • accettare di assaggiare i cibi proposti anche se non conosciuti;
  • rimanere seduti al posto ed aspettare il proprio turno per essere serviti, mantenere un tono di voce moderato;
  • comunicare le necessità e le richieste alimentari al personale preposto;
  • acquisire norme igieniche relative al pranzo:
    • non toccare i cibi con le mani,
    • non bere nel bicchiere altrui,
    • star seduti correttamente,
    • saper controllare i propri movimenti senza invadere lo spazio del vicino,
  • vivere il momento del pranzo come esperienza piacevole e gratificante.Regole comuni di prevenzione e vigilanza in palestra

 

  •  
  •  
    • Abbigliamento adeguato: scarpe da ginnastica, tuta e maglietta di cotone a mezze maniche.
    • Cambiare le scarpe nello spogliatoio; quando gli alunni sono pronti, camminando senza spingersi, entrano in palestra e si allineano.
    • Controllare ed eliminare eventuali ostacoli presenti nella palestra tali da costituire pericolo.
    • Utilizzare tappetini di gomma per determinati esercizi (salto, capovolta…).impedire che gli alunni eseguano esercizi diversi da quelli proposti dall’insegnante e usino attrezzi se non espressamente indicato dal docente.
    • Le attività che verranno svolte saranno programmate attentamente dalle insegnanti, affinché siano adeguate a tutti gli alunni e non comportino rischi.
  • Partecipare al gioco: definire e rispettare le regole in fase di esercitazione.Ritardi degli alunniGli alunni in ritardo sono sempre ammessi in classe e in sezione. Il docente annota sul registro di classe i ritardi e, se non giustificati, li comunica alla famiglia tramite il diario. 

 

  •    Assenze e riammissioni a scuola degli alunni
  •  
  •  
    • Ogni assenza dell’alunno va giustificata dalla famiglia per iscritto sul diario;
  • In caso di assenze ripetute, i docenti avvisano la Direzione per i provvedimenti di competenza  Se l’alunno è ritirato da persona delegata dal genitore va allegata la delega. Malessere dell’alunno durante le lezioniAvviso telefonico da parte dell’insegnante o del collaboratore scolastico alla famiglia, il cui recapito telefonico dovrà essere comunicato per iscritto e inserito nel registro di classe e periodicamente monitorato.Sul registro di classe va annotata l’ora di uscita dell’alunno.I tentativi telefonici per rintracciare la famiglia dovranno essere registrati sul registro delle telefonate.Primo soccorsoIn caso di infortunio o indisposizione del bambino, se l’insegnante non riesce a reperire telefonicamente i genitori o altri parenti, deve chiamare con urgenza il 118 e accompagnare il bambino all’ospedale, affidando la classe (o la sezione) al collaboratore scolastico e/o ad altro docente. In caso di alunni per i quali è prevista la somministrazione di farmaci, si dovrà concordare con la famiglia le modalità di somministrazione in tali occasioni. 

 

  • I docenti accompagnatori devono essere adeguati al numero degli alunni: 1 docente ogni 15 alunni , assistente o docente per alunni diversamente abili.
  • Durante le uscite didattiche, i docenti hanno con sé l’elenco degli alunni partecipanti e i cartellini di riconoscimento, da consegnare a ciascuno durante l’uscita, con il recapito e numero di telefono.
  • Uscite didattiche
  •  
  • Nessun bambino esce da scuola in orario di lezione se non prelevato dal genitore o da delegato, con l’indicazione oraria del ritiro.
  • Se invece la famiglia è irreperibile, l’alunno sarà trattenuto a scuola fino al termine delle lezioni.
  • Il genitore,o suo delegato, firma sull’apposito registro in portineria di prendere in consegna l’alunno con l’indicazione dell’ora.
  •  
  •  
  •  
  • Il genitore comunica al docente sul diario la necessità di uscita anticipata; la persona che ritira l’alunno firma , indicando l’orario, sul registro tenuto dai collaboratori in ciascun plesso.
  • Alunno in uscita su richiesta dei genitori
  • Uscite anticipate degli alunni dalla scuola
  • PERSONALE A.T.A

 

Con la presente si sottolinea la necessità e l’importanza, anche in relazione alle norme sulla sicurezza, che il personale ATA svolga nella maniera più scrupolosa possibile tutti i compiti previsti dal ruolo ricoperto ricordando, in ogni situazione, che prioritari sono l’incolumità degli alunni ed il regolare funzionamento del servizio scolastico.

In particolare

  1. Per il servizio di vigilanza:
    • Rispettare scrupolosamente l’orario di servizio;
    • Presidiare costantemente il proprio piano di servizio, per favorire nelle classi l’alternanza dei docenti, per sorvegliare gli alunni che si recano ai servizi igienici e per garantire reperibilità in caso di bisogno.
    • Durante l’uso della palestra il collaboratore addetto deve essere presente ed aiutare il docente nella vigilanza degli spogliatoi e nelle emergenze.
    • Effettuare la vigilanza sugli alunni su richiesta del docente, in caso di necessità, come disposto dal profilo professionale.
    • Sorvegliare e chiudere sempre i cancelli della scuola, dopo i momenti di ingresso (apertura/chiusura 5 minuti prima e 5 minuti dopo) e uscita degli alunni.
    • . Durante l’orario scolastico i cancelli devono rimanere sempre chiusi.
    • Controllare che nessun estraneo acceda agli edifici scolastici senza il permesso della direzione o del responsabile di plesso e verificarne l’identità.
    • Vigilare perché nessun alunno esca dagli edifici scolastici prima della fine delle lezioni né da solo, né accompagnato da adulti diversi dagli insegnanti. Possono uscire solamente gli alunni presi in consegna dai genitori o da loro delegato previa autorizzazione.
    • Accompagnare gli alunni ritardatari alle rispettive aule.
    • Attendere, all’uscita, che tutti gli alunni siano stati presi in consegna.

 

  • Per il servizio di pulizia:

 

  • Provvedere alla pulizia dei locali scolastici (zone coperte e scoperte degli edifici) e degli arredi per garantire agli utenti spazi igienicamente sicuri.
  • Provvedere al controllo del giardino per la raccolta di eventuali rametti, piccoli sassi, vetri, cartacce…con l’uso di guanti specifici.
  • Manipolare attrezzi e sostanze di pulizia nel rispetto delle norme di sicurezza previste dalla normativa e dalle istruzioni riportate sui prodotti (uso di guanti ecc…) soprattutto è vietato l’uso di detersivi pericolosi durante le ore di lezione ed in presenza di alunni; è altresì vietato il miscuglio di sostanze pericolose o il loro uso eccessivo anche ai fini igienici.
  • Dopo l’uso, riporre e custodire attrezzi, strumenti, sostanze di pulizia in ambiti sicuri e chiusi a chiave, non accessibili ad alcuno (soprattutto agli alunni).
  • Rispettare le norme di sicurezza in caso di lavoro su scale, sgabelli , ecc.. In particolare non salire senza la presenza di un collega che ne assicuri la stabilità.
  • Non sporgersi dai davanzali durante la pulizia dei vetri né in alcuna altra occasione.
  •  
  • Per le condizioni di sicurezza:
  • Rilevare e segnalare al Dirigente Scolastico e al responsabile di plesso tutte le situazioni di rischi relative alle strutture, agli arredi, agli strumenti, agli attrezzi e anche ai comportamenti di alunni o di presenti all’interno degli edifici scolastici.
  • Segnalare al Dirigente Scolastico e al responsabile di plesso tutti i guasti relativi a strutture o attrezzature che necessitano riparazioni.
  • Controllare che le vie di fuga siano sgombre da ogni tipo di ostacolo verificando quotidianamente che le porte di uscita siano perfettamente funzionanti e si aprano completamente. In caso contrario sarà compito del collaboratore. Rimuovere ostacoli o materiali eventualmente presenti e segnalare al Dirigente Scolastico guasti o problemi rilevati.
  • Controllare, prima di cessare il servizio serale, che le luci siano tutte spente, le tapparelle abbassate e le finestre chiuse.

 

  • Rispettare il divieto di fumo.
  •  
  • Per il servizio di assistenza pre-scolastica e post-scolastica:
  • Garantire vigilanza agli alunni dal momento del loro ingresso all’interno dell’edificio scolastico e fino al momento in cui saranno presi in consegna dai rispettivi insegnanti.
  • Segnalare al responsabile di sede situazioni anomale verificatesi durante tali attività per gli opportuni accordi con il personale: ad esempio non dovrà essere permesso agli alunni né di allontanarsi dagli spazi in cui sono custoditi, né di dedicarsi a giochi, esercizi,   attività     pericolose ( salti, corse, arrampicate,ecc…).

 

  • Infortuni:

 

  • Visto l’obbligo per il Dirigente Scolastico di denunciare all’assicurazione e/o all’INAIL entro 48 ore gli infortuni occorsi al personale, tutti i lavoratori della scuola sono tenuti, in caso di infortunio durante attività connesse con le proprie mansioni all’interno dell’edificio o fuori dallo stesso, A DARNE IMMEDIATA COMUNICAZIONE SCRITTA al Dirigente Scolastico. Tale comunicazione deve essere prodotta tassativamente ENTRO 24 ORE DALL’ACCADUTO e dovrà essere corredata da:
  • Certificato del pronto soccorso per apertura infortunio;
  • Relazione dell’accaduto con indicazioni di eventuali testimoni.

 

 

PARTE IV – USO SPAZI E SUSSIDI

 

ACCESSO DEL PUBBLICO

 

    1. In generale non è consentito l‘accesso di persone non coinvolte nell’attività didattica
    2. Chiunque ha invece libero accesso all’ufficio di segreteria secondo gli orari di apertura
    3. I tecnici che operano per conto dell’ente locale , previa comunicazione della ditta e/o ufficio di riferimento , possono accedere ai locali per l’espletamento delle loro funzioni , purchè non venga arrecato disturbo alle attività
    4. E’ consentito l’accesso delle famiglie per iniziative didattiche su richiesta dei docenti e previa informativa al D.S.
    5. Non è consentito l’accesso alla scuola ai bambini durante i colloqui o riunioni
  • Non è consentito l’accesso con le auto nei cortili dei plessi ; i veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione della struttura , i veicoli per la mensa e eventuali mezzi di trasporto per alunni sono autorizzati ad entrare nelle aree pedonali con prudenza a passo d’uomo , solo al di fuori dei momenti di ingresso-uscita delle classiUSO BACHECHE Sono presenti negli edifici scolastici appositi spazi destinati , oltre all’albo ufficiale dell’istituto, per :

 

  1.  
  2.  
  1. Bacheche sindacali
  2. Bacheche genitori : affissione di avvisi , assemblee , OO.CC. ;i rappresentanti o chi ne abbia interesse per la relativa affissione devono sottoporre alla visione del D.S. il materiale da socializzare. Il dirigente scolastico può, motivando, non autorizzare l’affissione.LABORATORI E AULE SPECIALI
  3.  
  4.  
  1. I laboratori e aule speciali sono assegnati dal DS all’inizio dell’a.s alla responsabilità di un referente che ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile , curare il calendario di accesso e la specifica regolamentazione di accesso , proporre interventi di manutenzione , ripristino , sostituzione di attrezzature.
  2. Il referente concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi,   regolamenta l’uso e la custodia dei sussidi in dotazione al laboratorio in coerenza con le disposizioni di servizio.
  3. Il regolamento o l’organizzazione , nonché l’orario , viene affisso all’entrata del laboratorio a cura del responsabile ; gli allievi sono invitati a prendere visione delle norme d’uso affisse e ad osservare le prescrizioni e i divieti, chiedendo ai docenti o ai collaboratori eventuali chiarimenti in merito., nonché ad astenersi da operazioni non previste. Per i libri e specifici sussidi il referente gestisce e registra i prestiti e coordina le proposte di acquisto e i connessi preventivi
  4. Durante le attività di laboratorio in aule speciali tutte le operazioni, anche nei casi in cui gli allievi sono chiamati ad operare direttamente, debbono svolgersi sempre sotto la guida e la vigilanza dei docenti e di loro eventuali collaboratori (esperti, specialisti, ecc.).
  5. I docenti in collaborazione col personale addetto, controlleranno il regolare funzionamento delle apparecchiature prima dell’uso e illustreranno agli allievi i rischi specifici che possono derivarne; controlleranno l’efficienza dei dispositivi di protezione e daranno agli allievi le istruzioni per la corretta esecuzione delle operazioni. L’accesso alle aule speciali è vietato al personale non addetto e agli allievi non accompagnati dal personale.
  6.  

SUSSIDI DIDATTICI /ATTREZZATURE

 

    1. L’Istituto è fornito di sussidi e di materiale in ogni plesso ; l’elenco è a disposizione in ciascun plesso a cura del relativo responsabile individuato all’inizio di ciascun a.s.
    2. Il materiale didattico in dotazione al plesso deve essere prelevato dal referente e restituito dopo l’uso allo stesso, comunicando eventuali rotture o smarrimenti
    3. Le attrezzature devono essere depositate in appositi locali /armadi
    4. I sussidi didattici possono essere prestati ad altri plessi; un incaricato avrà la responsabilità di provvedere al relativo trasporto e conservazione
  • L’utilizzo esterno delle dotazioni tecniche è autorizzato dal D.S.G.A. , va segnalato nell’apposito registro di utilizzo ; alla riconsegna dell’attrezzatura , il responsabile provvede alla verifica della funzionalità annotando la data dell’avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno AULA INFORMATICA

 

  1.  
  2.  
  1. L’aula multimediale è a disposizione di tutti gli insegnanti del plesso per l’uso didattico; non è ammesso l’uso privato delle attrezzature multimediali, se non per attività che possano avere una diretta o indiretta ricaduta sull’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento
  2. Ogni utente è tenuto al corretto uso dei locali e della dotazione hardware e software del Laboratorio
  3. L’accesso è consentito al personale docente previa richiesta delle chiavi   al collaboratore scolastico
  4. L’uso dell’aula è coordinato tramite un orario previsto per ciascuna classe in base all’attività/progetto
  5. L’uso dell’aula è destinato prioritariamente all’attività didattica ; pertanto è vietato entrare e utilizzare i computer da parte di altro personale durante le lezioni
  6. In nessun caso è ammesso agli alunni o al personale di variare le impostazioni del computer (desktop, screen saver, ecc.)
  7. L’accesso ad Internet è consentito solo se finalizzato alle attività scolastiche
  8. Le eventuali anomalie che vengono riscontrate devono essere riferite al referente
  9. Gli utenti non possono installare programmi o pacchetti software se non specificatamente autorizzati, né modificare programmi o pacchetti software già installati sui computer
  10. Per l’uso di stampanti, scanner o altre periferiche gli utenti devono attenersi scrupolosamente alle indicazioni del referente.

 

PALESTRA

  1. Le attrezzature usate devono essere lasciate in ordine e riposte nei luoghi adibiti alla loro conservazione. Gli alunni/e devono essere dotati dell’abbigliamento idoneo per lo svolgimento delle attività (scarpette, calzoncini, maglietta ecc.) Le scarpe vanno riposte in una sacca e indossate negli spogliatoi della palestra.b. Il trasferimento dalle aule alla palestra e viceversa deve avvenire soltanto con  
  2.    l’accompagnamento degli insegnanti e senza disturbare le lezioni delle altre classi.
  3.  
    1. Durante lo svolgimento dell’educazione motoria anche in relazione con le difficoltà proprie di ciascun esercizio e con l’uso di attrezzi, i docenti adegueranno gli esercizi all’età e alle caratteristiche individuali degli allievi; controlleranno gli attrezzi e impartiranno preventivamente tutte le istruzioni necessarie per una corretta esecuzione.Il personale non docente addetto collaborerà con i docenti per vigilanza spogliatoi, il controllo, anche igienico, dei locali e delle attrezzature.
    2.  
    3. Gli allievi devono eseguire solo gli esercizi programmati secondo le istruzioni ricevute e adeguati alle possibilità offerte dal luogo.
  • Durante l’uso della palestra il collaboratore addetto deve essere presente ed aiutare il docente 

 

  1.      nella vigilanza degli spogliatoi e nelle emergenze.

STRUMENTI DI SCRITTURA E DUPLICAZIONE

  1. Le attrezzature della scuola per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrici, fotostampatore, computer) possono essere utilizzate esclusivamente per attività didattica o di esclusivo interesse della scuola
  2. Le modalità di utilizzo di fotocopiatrici e fotostampatore sono regolamentate all’inizio di ciascun a.s.
  3. L’uso, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato
  4. Il materiale ad uso didattico da riprodurre deve essere programmato e consegnato con congruo anticipo
  5. L’uso della fotocopiatrice è gratuito per docenti e alunni nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente; a tale scopo viene indicato il n. max di copie consentite
  6. Le fotocopie per uso personale o per l’accesso agli atti non sono consentite
  7. I principali strumenti di scrittura , soprattutto per l’aspetto amministrativo , sono costituiti dai videoterminali ; le attività al videoterminale , per gli operatori amministrativi , devono essere svolte secondo le modalità indicate durante i corsi di formazione o le specifiche informative fornite , verificando la superficie di lavoro , la regolazione dello schienale, l’illuminazione, la postura e relativa distanza dal video
  8. Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità nella riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

RACCOLTE DENARO E SOTTOSCRIZIONI

Sono permesse le raccolte in denaro solo a favore di enti , istituzioni o persone autorizzate dal Consiglio di Istituto; tali raccolte hanno carattere volontario ; èconsentita su libera disponibilità e connessa responsabilità da parte dei rappresentanti Interclasse/classe/intersezione la raccolta delle somme destinate al pagamento dei premi assicurativi o delle visite guidate o per la realizzazione di specifici progetti o raccolte a scopo di beneficenza.

I rappresentanti o comunque la persona designata cureranno il rendiconto dell’iniziativa con connesso versamento sul c/c dell’istituto e/o all’organizzazione destinataria della beneficenza.

 

PARTE V – USCITE – VISITE GUIDATE – VIAGGI

 

I viaggi di istruzione e le visite guidate vengono programmate nella fase di avvio dell’a.s. e sono parte integrante del POF ; sono disciplinati dalla normativa vigente , integrata dalla contrattazione di  istituto per gli aspetti connessi all’utilizzo del personale .

 

USCITE DIDATTICHE SCOLARESCA

 

Per quanto riguarda brevi uscite della scolaresca dalla scuola, senza mezzi di trasporto, è obbligatorio informare la Direzione, assicurare adeguata vigilanza garantendo il rapporto 1 a 15, avvertire le famiglie per iscritto e controllare la presa visione.

 

VISITE DIDATTICHE  IN ORARIO DI LEZIONE NEL COMUNE

 

Si svolgono solitamente  con l’utilizzo dell’autobus. Evitando le ore di punta,il rientro è previsto entro le ore 12.30 ( 12.15 per Casazza), per consentire agli alunni di usufruire del servizio mensa, o entro l’orario del termine delle lezioni pomeridiane; in tal caso i bambini saranno muniti del pranzo al sacco.

La richiesta di uscita  deve essere  comunicata  alla Direzione compilando i rispettivi moduli per  le seguenti informazioni:

  • Plesso, classe/i, n. alunni, nomi degli accompagnatori;
  • Luoghi da visitare;
  • motivazioni didattiche;
  • ora di partenza e di rientro a scuola;
  • mezzo di trasporto  Si evitano in linea di massima proposte discriminanti sul piano economico. Gli alunni non partecipanti alla gita d’istruzione vanno segnalati al D.S. con le motivazioni. Nel caso in cui la famiglia chieda la sovvenzione, viene annualmente stabilito dal CDI un importo compatibile con il Programma annuale.Criteri per l’approvazione del piano :
  • Per gite che scaturiscono da proposte ed iniziative tardive o ad anno scolastico inoltrato, sarà il Consiglio di Istituto o il Dirigente scolastico, se delegato, a valutare di volta in volta l’opportunità di approvarle.
  • Il piano generale è autorizzato dal Consiglio d’Istituto , acquisito il parere favorevole del Consiglio Interclasse/classe, docenti/genitori e del CD, cui spetta inquadrare le visite ed i viaggi d’istruzione nella programmazione didattica in coerenza con gli obiettivi didattici e formativi. La programmazione generale deve essere effettuata massimo entro gennaio con il coordinamento degli insegnanti incaricati all’organizzazione .
  • VISITE GUIDATA DI UNA INTERA GIORNATA / FUORI COMUNE
  •  
      • Durata del viaggio proporzionata al tempo totale previsto ,
      • svolgimento indicativamente non oltre la metà di Maggioe al di fuori di giorni prefestivi e post festivi.
      • sono consentite le visite di oltre 1 giorno (da due a tre) solo per le classi quinte e
      •      secondaria .
      • ad ogni richiesta di visita guidata deve essere allegato il programma analitico del
      •      viaggio, redatto sull’apposito modello predisposto dalla direzione.

Prima dell’effettuazione del viaggio, i docenti accompagnatori devono presentare in

direzione  l’elenco nominativo degli alunni partecipanti e le autorizzazioni dei genitori.

 

    1. Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno il 75% degli alunni paganti (al di fuori delle richieste di contributo) delle singole classi coinvolte, anche se è auspicabile la presenza pressoché totale.
    2. Le visite ed i viaggi possono essere predisposti per classe singola, classi parallele/verticali abbinate di plesso e, se necessario, anche di plesso diverso anche al fine di contenere i costi.
    3. I docenti , valutata la situazione, potranno proporre, in casi particolari e motivati, la presenza di genitori alla visita didattica.
    4. La partecipazione degli alunni è soggetta all’acquisizione tassativamente obbligatoria da parte della scuola del consenso scritto dei genitori o di chi esercita la patria potestà.
    5. Gli alunni sprovvisti di autorizzazione, ovvero che non partecipano alla visita, devono frequentare regolarmente le lezioni.
    6. Ogni alunno partecipante deve essere munito di documento scolastico di riconoscimento indicante l’indirizzo e numero di telefono della scuola e di casa
    7. Le quote di partecipazione stabilite dovranno essere versate su c/c bancario dalle singole famiglie o da un genitore incaricato.

 

 

DOCENTI ACCOMPAGNATORI – VIGILANZA

 

  1. I docenti delle classi interessate sono di regola designati ad accompagnare gli alunni. I nominativi dei docenti accompagnatori devono essere indicati nella richiesta. Di regola è previsto il rapporto 1:15; deve essere prevista inoltre l’indicazione del docente accompagnatore in caso d’improvvisa assenza dell’accompagnatore designato.
  2. L’incarico comporta l’obbligo di una attenta ed assidua vigilanza degli alunni.
  3. La presenza dell’insegnante di sostegno è obbligatoria in caso di presenza di alunni D.A. (in caso di assenza sarà sostituita da un’altra Insegnante o assistente ad personam) laddove partecipino alunni diversamente abili.
  4.  

PARTE VI – OFFERTA FORMATIVA

CRITERI GENERALI

La predisposizione del Piano dell’Offerta Formativa  è compito del Collegio Docenti  a cui il CDI fornisce i seguenti  indirizzi generali :

  • garanzia di un tempo scuola settimanale secondo il dettato normativo
  • attuazione delle attività/discipline previste dalle Indicazioni nazionali
  • attuazione di progetti , iniziative per l’integrazione delle diversità e lo sviluppo dei diversi linguaggi espressivi
  • possibilità di ampliamento dell’orario con attività facoltative per gruppi di alunni compatibilmente con le risorse a disposizione e spese a carico delle famiglie

CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ NEGOZIALE

. COMPETENZE

La scelta della procedura più idonea da adottare per le stipule dei contratti deve assicurare l’efficienza, l’efficacia, l’economicità e la snellezza operativa dell’azione amministrativa.

Nello svolgimento dell’attività negoziale il D.S. si avvale dell’istruttoria del D.S.G.A.

A tal fine al Dirigente compete l’individuazione delle Ditte, l’indicazione dei beni e servizi e le modalità di effettuazione delle forniture da specificare nelle richieste di preventivi.

Al D.S.G.A. compete formalizzare la richiesta alle Ditte, ricevere le offerte e predisporre il prospetto comparativo da sottoporre al Dirigente per la scelta del fornitore.

L’attività negoziale viene svolta dal D.S., in qualità di rappresentante legale dell’Istituto, nel rispetto delle delibrazioni del C.d’I. assunte a norma del Regolamento n. 44 dell’ 1/02/2001.

. CONTRATTI DI PRESTAZIONE D’OPERA CON ESPERTI ESTERNI PER PARTICOLARI

  ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI

 

  • requisiti professionali

 

Per le attività connesse al POF per lo svolgimento delle quali si renda necessario il ricorso alla collaborazione di  esperti esterni , il CD stabilisce nell’ambito del progetto i requisiti in termini di titoli , nonché l’eventuale esperienza maturata nel campo che gli stessi devono possedere per accedere all’insegnamento .

 

  • determinazione del compenso

 

Attività con alunni

Nel caso di attività svolte da personale in servizio presso la medesima o altre istituzioni scolastiche la retribuzione è confermata secondo la misura oraria prevista dalla tabella contrattuale in vigore . Fino alla stessa retribuzione si confermano i contratti anche al personale estraneo all’amministrazione . Qualora l’esperto sia altamente qualificato e con  un curricolo professionale rilevante è autorizzato il compenso orario lordo fino alla misura per le attività di docenza nei corsi di formazione.

Attività di formazione /consulenza docenti

I compensi sono riferiti al DI 326/95 :

In deroga a quanto sopra per esperti particolari , iscritti agli albi professionali , è possibile il superamento fino all’importo previsto dall’albo professionale o  se l’attività ha caratteristiche particolari che presuppongono una professionalità specifica

Nell’ambito di detti criteri il  dirigente determina il corrispettivo per i singoli contratti.

 

In casi particolari , di motivata necessità, in relazione al tipo di attività e all’impegno professionale richiesto, il DS ha facoltà di stabilire il compenso massimo da corrispondere al docente esperto

 

  • individuazione dei contraenti

 

I contraenti cui conferire l’incarico sono selezionati dal DS mediante valutazione comparativa sulla base dei seguenti titoli e criteri :

curriculum complessivo – contenuti e continuità dell’attività professionale , scientifica svolta presso studi professionali, enti – pubblicazioni e altri titoli – congruenza dell’attività professionale svolta con gli obiettivi formativi dell’attività per cui si stipula il contratto  – eventuali precedenti esperienze didattiche

Il Ds per le valutazioni di cui sopra può nominare una commissione  a cui affidare compiti istruttori

 

  • stipula del contratto

 

Nei confronti dei candidati selezionati , il DS provvede con determinazione motivata , in relazione ai criteri di cui sopra e nei limiti di spesa del progetto , alla stipula del contratto

Nel contratto è specificato : l’oggetto della prestazione – i termini temporali – il corrispettivo al netto dell’Iva e /o dei contributi a carico dell’amministrazione – le modalità di pagamento – le cause di eventuale risoluzione

I contratti qui indicati , qualificati come prestazione d’opera intellettuale, non possono avere durata superiore all’anno scolastico

 

 

 

  • interventi di esperti senza oneri per la scuola

 

Il DS è delegato dal CDI ad autorizzare l’accesso ai locali scolastici di personale qualificato volontario  per lo svolgimento di interventi deliberati dagli OOCC e previsti nel POF senza oneri per la scuola.

. UTILIZZAZIONE DI LOCALI , BENI O SITI APPARTENENTI ALL’ISTITUZIONE   SCOLASTICA DA PARTE DI SOGGETTI TERZI

I locali possono essere concessi in uso temporaneo e precario ad istituzioni, associazioni , enti o gruppi ,purché non si pregiudichino le normali attività della scuola secondo modalità e criteri ivi stabiliti

·        I locali sono preliminarmente destinati ai preminenti fini istituzionali e comunque per scopi e attività rientranti in ambiti di interesse pubblico per finalità di promozione culturale , sociale e civile . Le attività didattiche dell’istituto hanno assoluta preminenza rispetto l’utilizzo degli altri enti .

·        In relazione all’utilizzo il concessionario assume nei confronti dell’istituto scolastico i seguenti impegni :

  • comunicazione del nominativo del responsabile della gestione e utilizzo;
  • sospensione dell’attività in caso di programmazione di attività proprie dell’istituto ;
  • riconsegna dei locali dopo l’uso in condizioni idonee a garantire il regolare svolgimento delle lezioni, puliti e in ordine
  • assunzione di responsabilità per ogni danno causato all’immobile, arredi , impianti e sussidi da qualsiasi azioni od omissione a lui direttamente imputabile o a terzi presenti nei locali in occasione dell’utilizzo mediante presentazione di apposita polizza assicurativa o altra idonea misura
  • E’ vietato al concessionario l’installazione di strutture fisse ;
  • Segnalazione tempestiva all’istituto scolastico di qualsiasi guasto, o malfunzionamento
  • Le richieste di concessione devono essere inviate per iscritto almeno 20 giorni prima della data di uso e contenere l’indicazione del soggetto richiedente e lo scopo della richiesta oltre alle generalità del responsabile. Il Dirigente Scolastico, verificata la compatibilità, inoltrerà la richiesta al Comune con il nulla osta
  • In via discrezionale il DS sentito il Consiglio di Istituto può richiedere agli utilizzatori la corresponsione di un compenso economico per rimborso spese pulizia e straordinari personale
  • L’autorizzazione sarà disposta da parte del Comune mediante provvedimento di concessione contenente le condizioni cui è subordinato l’uso
  • In caso di richieste concorrenti è data priorità alle iniziative proposto dai genitori della scuola.

. CONVENZIONI RELATIVE A PRESTAZIONI DEL PERSONALE DELLA SCUOLA PER CONTO TERZI

Le prestazioni del personale della scuola  per conto terzi previste dal DL 44/01 avvengono mediante stipula di convenzione che indica:

  • natura e scopo della prestazione coerente con le finalità istituzionali della scuola e con il POF
  • decorrenza e durata della prestazione
  • modalità di svolgimento della prestazione.
  • determinazione dei corrispettivi e modalità di liquidazione degli stessi

Il personale partecipa a tali prestazioni al di fuori del proprio orario di lavoro

.  CONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE

E’ prevista la facoltà di concludere contratti di sponsorizzazione con soggetti vari le cui finalità non siano in contrasto anche di fatto con la funzione educativa della scuola senza vincolo di esclusività ; il corrispettivo versato in cambio delle forme pubblicitarie di volta in volta concordate, sarà destinato prioritariamente alle attività di arricchimento dell’offerta formativa.

. ALIENAZIONE DI BENI E FORNITURE DI SERVIZI PRODOTTI NELL’ESERCIZIO DI ATTIVITA’ DIDATTICHE O PROGRAMMATE A FAVORE DI TERZI

  1. L’alienazione di beni e/o servizi prodotti nell’ambito dell’attività didattica viene prevista in specifici progetti con motivazioni di ordine didattico o di ricerca ed effettuata
  1. L’alienazione di beni e/o servizi viene finalizzata ad implementare la dotazione finanziaria dell’istituzione scolastica in relazione alle esigenze del programma finanziario annuale
  2. I corrispettivi sono determinati in relazione alle spese sostenute nonché ai costi generali per la realizzazione dell’attività
  3. Il ricavato dall’alienazione di beni e/o servizi viene inserito nelle entrate del programma finanziario con specifica causale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

REGOLAMENTO INTERNO DEGLI STUDENTI SCUOLE SECONDARIE I°

 

La Scuola Secondaria di 1° grado  “LANA – FERMI”, per garantire ai suoi alunni il diritto alla buona qualità della vita scolastica, in un ambiente che favorisca un equilibrato sviluppo della sfera socio-affettiva e cognitiva di ognuno, definisce le seguenti norme, deliberate dal Consiglio di Istituto, per regolamentare i diversi aspetti e momenti della vita scolastica, per rafforzare il senso di responsabilità individuale e per consolidare corrette linee di comportamento all’interno della comunità scolastica.

Pertanto, si intende:

  • promuovere la partecipazione attiva e responsabile degli studenti e delle studentesse alla vita della scuola;
  • favorire una più matura consapevolezza critica dei loro diritti correlata alla scoperta dei doveri che vi sono connessi;
  • assicurare la partecipazione più viva e globale alle attività di tutte le agenzie educative e formative, che sul territorio intendono realizzare la piena maturità dell’uomo.

 

 

PER UNA SERENA CONVIVENZA CIVILE

 

  • Gli studenti sono tenuti a frequentare con regolarità le lezioni e tutte le altre attività (visite guidate, attività aggiuntive, ecc.) previste dal Piano dell’offerta formativa ed a svolgere costantemente e con impegno i compiti assegnati.
  • Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti, del personale di Segreteria, dei collaboratori scolastici e dei loro compagni un comportamento rispettoso e cortese nei modi e nel linguaggio. 
  • Gli studenti sono tenuti ad arrivare in orario alle lezioni: attendono nello spazio antistante la scuola l’apertura del cancello alle ore 7.55; qualsiasi ritardo deve essere motivato e giustificato dalla famiglia al docente presente in classe per il giorno stesso o al rientro.

 

    1. L’interruzione dell’attività scolastica da parte dello studente è consentita soltanto per valide esigenze personali e familiari.
  • Gli studenti sono tenuti a frequentare la scuola con un abbigliamento idoneo all’ambiente e rispettoso delle persone. a portare esclusivamente il materiale o strumenti richiesti per l’attività didattica.
  • I familiari eviteranno di portare a scuola sussidi dimenticati dagli alunni per favorire la loro responsabilità ed autonomia.
  • Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente e a rispettare gli ambienti, le strutture, i sussidi didattici ed il materiale di consumo.
  • L’uso del cellulare a scuola (aule, corridoi, piazzette, cortili, palestra, servizi) NON E’ CONSENTITO.Il cellulare personale deve essere tenuto SPENTO, se usato impropriamente dagli alunni verrà ritirato dal personale docente che lo restituirà solo ai genitori.

 

    1. Qualsiasi comunicazione con l’esterno (famiglie) da parte degli alunni deve avvenire tramite l’UFFICIO DI SEGRETERIA.
  • Nel cambio dell’ora non si deve uscire dall’aula, per evitare di disturbare chi sta facendo lezione. La porta dell’aula, in assenza dell’insegnante, deve essere aperta per consentire ai collaboratori scolastici in servizio ai piani di vigilare.

 

    1.      Durante l’intervallonon è consentito correre o giocare a palla nei corridoi della scuola né rimanere nelle aule che verranno chiuse.
  • Ogni studente deve avere il libretto e diario scolastico come strumenti indispensabili per la registrazione delle verifiche, di compiti, lezioni e per le comunicazioni Scuola – Famiglia.
  • Gli studenti cureranno con puntualità le corrispondenze scuola – famiglia; le valutazioni delle verifiche vengono comunicate alla famiglia che deve dare riscontro per presa visione entro cinque giorni; le prove degli alunni vengono tenute agli atti della classe a disposizione durante i colloqui.
  • Tramite gli alunni saranno consegnate circolari ed avvisi ,vanno consegnate ai genitori che ne prenderanno visione.N.B. La scuola non si assume responsabilità circa eventuali danni o ammanchi relativi a oggetti personali.  PER UNA SERENA CONVIVENZA CIVILE

 

  1.  
  2.  
  3. REGOLAMENTO INTERNO ALUNNI SCUOLE PRIMARIE
  4.  
  5.  
  • Gli alunni sono tenuti a frequentare con regolarità le lezioni e tutte le altre attività (visite guidate, attività aggiuntive, ecc.) previste dal Piano dell’offerta formativa ed a svolgere costantemente e con impegno i compiti assegnati.

 

  1.  
  • Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti dei docenti, dei collaboratori scolastici e dei loro compagni un comportamento rispettoso e cortese       

 

  1.  
  • Gli alunni sono tenuti ad arrivare in orario a scuola: il ritardo deve essere motivato e giustificato dalla famiglia. Il cancello viene aperto alle ore 8:25 (8.10 a Casazza) e chiuso alle ore 8.30 (8.15 a Casazza). I ritardatari devono suonare il campanello ed entrare accompagnati dal genitore che firma il ritardo.

 

    1.  
  • Gli alunni all’uscita vengono affidati alle famiglie che si devono presentare in orario; il cancello viene chiuso all’uscita dell’ultima scolaresca, dopodiché i genitori dovranno suonare per entrare e firmare il ritardo.

 

    1.  
  • Gli alunni sono tenuti a frequentare la scuola con un abbigliamento idoneo all’ambiente e rispettoso delle persone.

 

    1.  
  • Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente e a rispettare gli ambienti, le strutture, i sussidi didattici ed il materiale di consumo.

 

    1.  
  • Al termine delle lezioni, le aule devono essere lasciate in ordine.

 

    1.  
  • Ogni studente deve avere il diario scolastico, o un quaderno, come strumento indispensabile per la registrazione dei compiti e per le comunicazioni Scuola – Famiglia.

 

    1.  
  • Gli studenti cureranno con puntualità le corrispondenze scuola – famiglia riportando compilato e firmato, quanto richiesto, il tagliando da restituire per presa visione.N.B. La scuola non si assume responsabilità circa eventuali danni o ammanchi relativi ad oggetti personali.       

 

  1. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
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  3.  
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  8.  
        
  LA SCUOLALAFAMIGLIA  LO STUDENTE 
  si impegna a…si impegna     a…  si impegna a… 
  ‐ sviluppare ed individuare capacità‐ prende visionedel piano ‐ conoscere e condividere con gli insegnanti 
   cognitive; formativo, condividerlo, discuterlo e la famiglia il piano formativoe si impegna a metterlo in pratica. 
OFFERTAFORMATIVAfavorire l’apprendimento offrendo con i propri figli, assumendosi la   
 percorsi possibili, significativi e responsabilità di quanto espresso    
 gratificanti; e sottoscritto.     
promuovere la trasversalità dei       
 saperi e raggiungere un metodo di studio personale;       
         
          
          
  ‐ far riconoscere interessi da coltivare.        
           
RELAZIONALITÀ     guidare l’alunno al riconoscimentocondividere con gli insegnanti mantenere costantemente un comportamento 
 ed alla realizzazione di sé; linee educative comuni,  positivo e corretto, rispettando l’ambiente 
favorire rapporti interpersonali di consentendo alla scuola di dare  scolastico inteso come insieme di persone, 
 intesa e di collaborazione con continuità alla propria azione educativa.  oggetti e situazioni; 
 coetanei ed adulti;   ‐ contribuire a creare un clima favorevole di 
‐ garantire un clima di collaborazione e solidarietà.     dialogo con insegnanti e personale scolastico per 
      rendere serena la frequenza delle attività. 
         
        
  ‐ ascoltare studenti e famiglie percollaborare attivamente, ‐ frequentare regolarmente le attività proposte e 
PARTECIPAZIONE    condividere con essi il patto informandosi costantemente del assolvere assiduamente gli impegni di studio; 
 educativo; percorso didattico ‐educativo dei‐ favorire in modo positivo lo svolgimento  
‐ trovare spazi e tempi di ascolto / propri figli;   dell’attività didattica e formativa, garantendo 
 incontro con le famiglie.cogliere l’opportunità formativa  costantemente la propria attenzione e 
   offerta dalla scuola per  partecipazione alla vita di classe; 
   condividerne attivamente il accettare senza polemiche l’eventuale 
   percorso educativo;  punizione; 
  verificare le assenze. ‐ collaborare per rendere più accogliente  
      
         l’ambiente scolastico. 
        
  comunicare costantemente con le‐ prendere visione di tutte le ‐ riferire in famiglia le comunicazioni provenienti 
   famiglie, informandole comunicazioni provenienti dalla  dalla scuola e dagli insegnanti; 
INTERVENTIEDUCATIVI sull’andamento didattico ‐  ‐ favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni 
 disciplinare degli studenti;Discutere con i propri figli  sviluppando situazioni di integrazione e 
‐ far rispettare le regole della per stimolare una riflessione solidarietà; 
 convivenza civile; sugli episodi di conflitto e di ‐ contrastare ogni tipo di omertà in merito a 
prendere adeguati provvedimenti criticità e sulle esperienze  qualsiasi comportamento prepotente e di 
  formativi atti a promuovere     bullismo; 
         
   comportamenti corretti.    ‐ mantenere con i genitori un rapportocostante di dialogo.