Stiamo vivendo tutti, ormai da molte settimane una realtà profondamente diversa da quella che eravamo abituati, il cosidetto “Distanziamento Sociale” .
Le nostre libertà sono limitate, dobbiamo stare a casa, fare tutto a casa, lavorare, studiare, eventualmente fare qualche esercizio fisico e come gli slogan dicono tenere in ordine e lavarsi spesso le mani…..
La scuola non si è fermata di fronte a questa nuova sfida, ogni giorno si è adoperata per superare ostacoli, provando, imparando, sperimentando nuove modalità di comunicazione e di apprendimento.
Ciò che ha mosso questa laboriosità non è stato solo il dovere di svolgere in modalità telematica la didattica per garantire a tutti un diritto inalienabile come quello all’Istruzione, ma e soprattutto è stato il desiderio di tenere forte e stretto il filo di questa comunità il cui scopo è quello di accogliere, di ascoltare, di relazionarsi e di continuare a crescere insieme.
Le modalità a nostra disposizione sono per fortuna tante, la tecnologia oggi ci aiuta, abbiamo degli strumenti che un tempo non avevamo e mediante i quali i nostri insegnanti stanno creando nuovi legami e collegamenti. Siamo grati di questa pluralità di strumenti, anche se continuiamo a credere che è nella relazione e nell’incontro tra docente e discente che la scuola riesce a raggiungere il suo obiettivo più alto di educare oltre che di formare.
In queste settimane di Didattica a Distanza a tutta la comunità scolastica, alunni, famiglie e anche ai docenti è stato richiesto un maggiore impegno rispetto al tempo ordinario, tutti hanno dovuto reinventarsi e rimodulare spazi e tempi, dovendo qualche volta anche affrontare gravi difficoltà, oltre al senso di fragilità e paura che ha pervaso le nostre vite.
I docenti hanno dovuto cambiare totalmente la loro azione didattica e imparare a fare lezioni e dare materiali in modo nuovo, gli alunni e in particolare i più grandi hanno dovuto mettere in gioco la loro libertà di aderire anche grazie al supporto e all’aiuto costante dei genitori, che mai come in questa situazione sono stati chiamati in prima persona a collaborare. Forse quando rientreremo nelle nostre aule saremo profondamente diversi, saremo cresciuti e avremo di certo
maggiore coscienza della grande opportunità che è la scuola per tutti.
E’ in arrivo tra pochi giorni una festività religiosa la Pasqua, che al di là del credo di ciascuno, rappresenta nella tradizione non solo cristiana “la Speranza” e proprio in questa circostanza la speranza è un’esperienza viva e attuale per tutti: la speranza di stare bene, di tornare alla normalità, di essere di nuovo liberi di fare le cose che vogliamo, la speranza di poter riavere il lavoro, di riabbracciare persone che hanno dovuto stare lontane……
Auguro a tutti che questo periodo di festività sia lieta e sebbene nelle limitazioni imposte sia un momento di pace e serenità.
Vi ricordo che nel periodo pasquale, come da calendario scolastico , tra giovedì 09 aprile 2020 e martedì 14 aprile 2020 la Didattica a Distanza sarà sospesa.
Approfittate del tempo di pausa: per stare insieme e parlare, scrivere lettere, racconti, dipingere un quadro e per leggere, in ogni casa ci sono sempre dei libri, quelli comprati, prestati o avuti in dono, ma che non abbiamo mai il tempo di leggere. Per qualche giorno è bene disconnettersi dagli strumenti tecnologici anche se in questo periodo ci sono stati preziosi.
Mi permetto di farvi i miei auguri con questa breve poesia di Gianni Rodari, il 2020 è un anno a lui dedicato.

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.
(Gianni Rodari)

Il Dirigente Scolastico
prof.ssa Ersilia Conte